Ora i cellulari sono grandi, certo. Ma sono leggeri e lo schermo grande serve per navigare, chattare, usare i social network e solo marginalmente per telefonare.
Tra poco ci confronteremo nella vita di tutti i giorni con apparecchi che fanno della realtà aumentata una parte integrante della nostra vita. E tutto partì dal sogno visionario di un ricercatore americano.
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